Mahon - Diario di bordo di Domenica 9 Giugno

 
Oggi e' Domenica e decidiamo di dormire un pochino di piu', siamo nuovamente in porto a Ciutadella dopo la brutta esperienza di ieri ed il ritorno in porto finalmente con il vento in poppa, ma anche con qualche metro di onda , avevamo davvero bisogno di qualche ora di sonno.
Parlavamo di porto, che in questi giorni ci ha derubato abbastanza, per i Velisti che mi leggono, sconsiglio il Porto IB di Ciutadella, e' molto caro e privo completamente di servizi, a partire dalle docce fatiscenti, per pochi euro in piu' forse e' meglio il Club Nautico di fronte!
Siamo sempre e comunque increduli ripensando alle previsioni meteo da quando siamo partiti dall'Italia, e a quanto il vento ci sia avverso.
Si racconta, che spesso sulle barche si trovi un "Giona"forse e' il nostro caso dal momento in cui, anche contro le previsioni meteo, quando noi decidiamo di prendere una rotta, queste cambiano improvvisamente portandoci a stare perennemente di bolina,anche dopo aver optato per la partenza intorno alle ore 12orario in cui avremmo dovuto avere tutto il vento in poppa....per l'ennesima volta non sappiamo se imprecare contro i metereologi o darci alle superstizioni...oppure, opzione che scegliamo scherzarci sopra!!!  Per chi non sapesse chi sia il "Giona", in parole povere e' colui che porta sfortuna in barca, e si dice che ce ne sia sempre uno a bordo, ma per andare piu' a fondo su' questa ed altre superstizioni nautiche, vi consiglio questo sito, molto carino: http://www.navis.it/articoli_tecnica/superstizioni.asp  

Mahon

Leggendo ho scoperto che abbiamo gia' infranto parecchie "regole nautiche" tipo tagliarsi capelli e unghie, banane a bordo...e molto singolare e' quella del vento in prua senza fine, come succede a noi, varieta' dei Francesi che ai tempi dei velieri sostenevano canticchiando: “"Vent debout, vent debout sans fin, qui n'a pas payé sa catin?”. Che può essere tradotto: “Vento in prua, vento in prua senza fine, chi non ha pagato la puttana?” La domanda veniva rivolta ai marinai, che come si sa' a quei tempi infestavano i bordelli, ogni volta che toccavano un porto...pertanto pare la maledizione toccasse chi non aveva saldato il proprio conto!!! Per quanto riguarda noi, mi verrebbe da mettere la mano sul fuoco che qui non si tratti di bordelli ma bensi' di .... porti.... la leggenda narra che non abbiamo pagato la notte a le Porquerolle, metaforicamente potrebbe essere la nostra "catin"!
I bus poco campanilisti Spagnoli....bellissimi!

Comunque...eccoci pronti ad affrontare una nuova domenica senza tortellini per Reda, che inizia a risentirne, decisi a fare finalmente una gita tutti insieme si va a Mahon, l'altra "cittadina" dell'isola di Minorca.
Panorama dal bus verso Mahon
Tra orari degli autobus incerti, e la nostra flemma domenicale arriviamo a Mahon che osno le 14.30, il viaggio e' durato un ora esatta, nella prima meta' del viaggio ho ammirato il verde paesaggio, gli animali, la vita nei paesini dove il bus faceva sosta, nella seconda meta', cosi' come Ste e Reda, ho dormito con la classica testa a ciondoloni e bocca aperta che potrei scommetterci e' finita su' qualche cellulare corredata dalle risate di chi ha scattato la foto e chi l'ha ricevuta!
La citta' della Scarpa....
Arrivati a Mahon sembrava di stare a Victoria Station a Londra per quanto era grande la stazione dei bus...abbiamo camminato per il centro con la nostra solita sensazione da apocalisse(!?!?!?): ma la gente dov'e' finita? Saranno tutti in casa a mangiare...eppure si sentirebbe il vociare dalle finestre evidentemente aperte in una giornata cosi' calda, invece sono tutte serrate! Saranno in spiaggia? Ma le spiagge non sembrano cosi' affollate... saranno stati rapiti dagli alieni, e' nuovamente l'unica risposta al nostro interrogativo... mah, ci sentiamo un po' scherniti...saremo mica nel Truman Show per davvero???
Cogliamo il lato positivo, questa citta' sembra nostra, in centro oltre a noi, solo il sosia di Joan Reno e 3 bambini che solo Dio sa' come non si siano rotti la testa scendendo per le ripidissime discese di Mahon seduti in fila su' uno skate usato a mo' di slittino!!!
Il porto e' in uno scenario naturale meraviglioso, rovinato pero' dall'attracco delle navi da crociera e dai ferries che fanno scempio di quello che sarebbe un quadro a guardarlo dall'alto....
Mr Ed & Mrs Sue from Florida
Passeggiando lungo il molo siamo attirati da un catamarano, Angel Louise, batte bandiera Americana, e' molto vissuto, e solitamente le barche messe cosi' appartengono ai veri viaggiatori, a quelli che hanno qualcosa da raccontare, a quelli che il mondo in barca lo hanno visto davvero, a quelli che non fanno la gita in Sardegna per 15 giorni l'anno...
Discesa verso il porto di Mahon, insenatura naturale di rara bellezza
Infatti mentre scattiamo foto e commentiamo ogni aggeggio e personalizzazione, che ci spinge sempre di piu' a fantasticare su' come un americano ci sia arrivato qui, arriva lui ... Mr.Ed, inizia a chiacchierare con un gran sorriso stampato in viso, l'orgoglio che solo gli americani sanno mettere nel raccontare cio' che fanno, e ci spiega come l'Angel Louise 6 anni fa, dopo che lui e sua moglie Sue avevano venduto tutto cio' che avevano, e' salpata dal Nord Est della Florida, e' arrivata alle Bermuda per una sosta e poi ha attraversato l'oceano fino alle Azzorre per 18 giorni di navigazione, per poi proseguire verso Londra con altrettanti giorni i mare, un mare ben diverso dall'oceano, con temperature decisamente inferiori a quelle dei Caraibi.
A Londra ci hanno passato un inverno, poi decidono di visitare l'Olanda, salpano quindi da Londra con questa intenzione, una volta giunti ad Amsterdam, conoscono un marinaio che li aiuta a disalberare ed in questo modo decidno di attraversare l'Europa servendosi dei fiumi navigabili di cui e' ricca, in questo modo navigando dall'Olanda, giungeranno in Germania, l'attraverseranno tutta, scatenando l'interesse della stampa, che li portera' in tutte e trasmissioni e tg nazionali, arriveranno in Romania e scenderanno nel Mar Nero, navigheranno per lo stretto del Bosforo, visiteranno Grecia, Turchia, Croazia, Italia ( e qui Ed ci mostrera' un po' di pancetta messa su' durante il viaggio a causa della Pizza ) per finire alle Baleari.
Ed e Sue sono in pensione, avranno piu' di 60 anni e ora progettano di navigare nuovamente verso Londra.
Murales de "le Minorquine" sandalino tipico locale
Non so' se provare piu' invidia, ammirazione, o shock per queste imprese!
Lo salutiamo stringendogli la mano, dopo avere ascoltato il suo monologo per minuti che sono sembrati secondi ma allo stesso tempo i 6 anni del loro viaggio....sognando quella rotta, l'ho salutato dicendo " Sei un eroe!".
Questa domenica e' gia' valsa il viaggio fino a qui, Ed e' stato il nostro regalo di oggi a mio avviso...
Andiamo a trovare una conoscenza acquisita per lavoro anni fa, sentendolo parlare anche qui mi rendo conto che i personaggi del calibro " io qui...io su'...io giu'...." non si sono ahime' estinti .... e poi Dio li fa e poi li accoppia anche.... passiamo cosi' un oretta a farci riempire il cervello da mille parole che non ne valgono mezza, o come si direbbe in Romagna "si parla del niente", esausti fuggiamo da questo turbinio di, lasciatemelo scrivere ... cazzate plateali, e continuiamo la nostra passeggiata, alla ricerca di un anima viva in centro....ritroviamo i soliti bambini che ancora scorazzano per e vie in skate, e ci viene il dubbio: " che non li abbiano fatti fuori tutti loro con lo skate?!".
Torniamo verso l'autobus, la fila e' lunghissima...ci lasceranno a terra? Reda e' certo che arrivato il suo turno, dopo di noi, l'autista gli dira' che lui non puo' salire... invece ce la facciamo, saliamo e ci guadagniamo anche i posti dei teppistelli, come ai tempi della scuola, l'ultima fila in fondo...cosi' si dorme meglio!!! 



























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