.... L' Arcipelago di Hyeres!


Sabato 1 Giugno….

E’ gia’ Giugno? Davvero? Significa che tra 2 settimane dobbiamo essere a Formentera, il meteo ha dimezzato le nostre tappe, saremmo dovuti arrivare fino a Marsiglia, stare piu’ giorni alle isole dell’Arcipelago di Hyeres ma non abbiamo piu’ tempo….partiamo oggi per le Porquerolle, e poi entro giovedi’ prevediamo di fare la traversata che ci portera’ a Minorca, ci vorranno poi altri 4/5 giorni probabilmente per arrivare a Formentera dove rimarremo fermi fino al 20 Agosto circa perche’ io devo lavorare….loro due sono ancora in “opzione” ma dovrebbero lavorare anche loro.
Vi dico gia’, che se state pensando alle vacanze in barca  a Formentera potete contattarmi!
Quindi….sveglia alle 8, ma realmente io e Stefano siamo svegli gia’ dalle 7 credo, e’ incredibile se lui decide di svegliarsi alle 5 di conseguenza deve svegliare anche me…..
Colazione, preparazione, sguardo alle carte nautiche al gps e si parte….questa navigazione sara’ piu’ lunga del solito, oggi prevedevano almeno 15 nodi di vento ma c’e’ una bonaccia che ci obbliga ad usare il motore e abbiamo quasi 40 miglia da fare.
In navigazione cerchiamo come sempre di pescare ma e’ inutile dirvi …. senza successo! Non avvistiamo nemmeno un delfino, eppure dicono che qui se ne vedano molti….solo Reda dice di vederne sempre, ma non siamo mai riusciti a confermare i suoi avvistamenti onestamente, io piu’ che meduse in mare aperto non ho visto nulla…anzi i primi giorni forse ancora in Liguria abbiamo visto un pescione che sembrava un tonno…poi il nulla.
Dovremmo provare a fare una qualche strana danza, fortuna che non dobbiamo vivere di pesca altrimenti saremmo spacciati… e oggi  Insalata ricca di Riso per pranzo!
Con il mio “governo” si mangia il giusto, si spende meno, si spreca meno acqua a lavare piatti perche’ uso quelli di carta ( e non plastica), e quello che avanza si ricicla per la cena!!! In tempi di crisi bisogna essere bravi anche a calcolare queste cose, no? Buon appetito a Voi, che chissa’ dove siete, cosa state facendo, con chi pranzate e se pranzate, buon appetito alla mia famiglia che anche se la mia sedia e’ vuota da tanto tempo sanno che con il cuore sono li’ con loro, buon appetito alle mie amiche che lavorano e non hanno la pausa pranzo o la fanno in 10 minuti, buon appetito a tutti quelli che per primi pensano ai loro bimbi, danno loro la pappa e poi quando e’ tutto freddo riusciranno forse a gustarsi la loro, buon appetito a chi vorrebbe essere qui con noi ,buon appetito chi non rinuncerebbe alla doccia calda in ogni momento, alla lavatrice e lavastoviglie!
Ed intanto costeggiamo l’inizio dell’Arcipelago D’Hyeres, tra poco meno di 3 ore saremo a Le Porquerolle…..e speriamo che qui con carburante, spesa e … la bombola del gas ( si perche’ anche questa avrebbe tutta una sua storia da raccontare…) ci vada meglio, l’idea e’ di fermarci in un porto per stanotte, la barca ha bisogno di essere lavata per bene, controllata a fondo prima della traversata verso le Baleari, ed io vorrei trovare un WI-FI point per poter mettere on line i post sul blog e le fotografie dell’ultima settimana!

E’ da qualche giorno che non riesco a scrivere ma rimettero comunque in ordine cronologico tutto l
accaduto …..

Sabato 1 Giugno e Domenica 2 Giugno le Porquerolle-Hyeres

Benvenue a Porquerolle…ed e’ l’ora del tea per gli inglesi….
Facciamo una tappa in porto per fare carburante e acqua, ma le rade tutte intorno sono talmente meravigliose che sarebbe davvero un sacrilegio rimanere qui.
Usciamo nuovaemnte dal porto, stanotte si dorme nella natura, la rada a Nord est rispetto al porto di Porquerolle e’ un paradiso, anche qui sembra di essere ai Caraibi, le Antille Francesi ma ancora allo stato naturale, sebbene rispetto ad altre isole dell’arcipelago questa sia tra le piu’ “abitate” ben 200 abitanti, 3 alberghi, moltissimi ristoranti, un alimentari ( anche questo carissimo ed inutile perche’ privo di generi alimentari di prima vera necessita’), 1 ATM, qualche negozietto e la signora Calabrese della bancarella della frutta!
Usciti dal piccolo centro abitato non c’e’ piu’ nulla se non la natura incontaminata, la spiaggia via via si perde nella macchia Mediterranea, la vegetazione e’ molto simile a quella della Corsica o della Sardegna Occidentale e poi solo il gracchiare delle rane ed il canto dei grilli…fino a quando non ontano da noi ancorano 3 barche “a pacchetto” ovvero una legata all’altra in poche parole, per essere piu’ chiara, uno aveva ancorato al centro gli altri due nei lati gli si sono legati con delle cime ed e’ iniziata la festa di compleanno, a mio parere ,piu’ bella che si possa immaginare per un gruppo di ragazzi tra i 18 ed i 20 anni!
Poco piu’ in la’ invece un addio al nubilato…. Penserete che abbiano interrotto la nostra quiete invece intorno alle 22 era gia’ tutto silenzioso, e nuovamente potevamo ascoltare il concertino di rane e grilli accompagnato da una melodia di piccole onde quiete che piano piano incontravano la spiaggia, mentre noi, come al solito un po’ in ritardo abbiamo cenato con sullo sfondo uno dei paesaggi piu’incantevoli che fino ad oggi io possa ricordare.
La notte e’ stata quieta, meravigliosa….al mattino il suono della sveglia mi ha trovata gia’ alzata ho in programma una delle mie gite solitarie, i ragazzi si occuperanno della manutenzione della barca, io invece vi porto a fare un giro nella bella citta’ di Hyeres!
Una parentesi per Stefano e Reda: Stefano, soprannominato il “tavanone” perche’ non sta’ fermo un attimo e trova sempre dei lavori da fare anche al povero Reda che magari una giornata in spiaggia se la farebbe anche, ha optato per una bella immersione , ma anche questa non per fare snorkeling ma bensi’ per pulire l‘elica!
Tornando a me al mattino, con la  ciurma si va’ a fare colazione e poi prendo il battello veloce per raggiungere la penisola di Hyeres, arrivo a Tour Fondue, con mia delusione parecchio lontana dalla citta’ di Hyeres ed inoltre assolutamente priva di interessi se non fosse per una fortezza Corsa a picco sul mare ma inaccessibile all’interno.
Cammino per quasi 1 km fuori dal villaggio ma poi desisto torno alla biglietteria dei battelli e mi informo sugli orari dei bus, ne arriva uno a mezzogiorno: bene, lo aspettero’ in spiaggia mangiando un po’ di frutta. Cosi’ verso le 13 arrivo a Hyeres, una citta’ tipicamente Francese a livello architettonico, con importanti piazze complete di fontane, un grande castello e due bellissime chiese. Il tragitto in autobus mi riporta anche questa volta a ricordi Caraibici, credo di essere nella periferia di Santo Domingo, la mia gita ne sarebbe valsa la pena anche solo per questo viaggio motorizzato che mi ha permesso di vedere parte dell’entroterra, le saline e l’immaginazione mi ha portato a vedere nei fossati qualche coccodrillo in stile Everglades !
E’ comunque un peccato oggi sia domenica….e’ tutto chiuso, anche i bar ed i ristoranti, e’ un atmosfera quasi surreale, una scena da film Americano post apocalittico, non fosse stato che in autobus con me c’erano altre persone ( che pero’ si erano smaterializzate magicamente alla fermata del bus…), avrei creduto di essere rimasta sola al mondo…. Ma cammina cammina….inizio a sentire un vociare, finalmente una piazzetta con due bar ed un ristorante aperti, la cosa che sorprende pero’ e’ che ci sia una proporzione di 9 uomini a1 donna seduti ai tavoli! Visto la moria rimango un paio d’ore, cammino fino a farmi venire le vesciche ai piedi, torno alla fermata del bus e torno a riprendere il mio battello super veloce.
Torno al porto, dove trovo i ragazzi nel nuovo posto barca intenti a “fare ciapini” ( lavori ) di ogni genere, dalla pulizia delle maschere da sub, alla sistemazione di una perdita del motore.
Vado a fare una piccolissima spesa, forse avrei pagato meno un tartufo ad Alba piuttosto che 1lt di latte qui!  In compenso, tra il caos di una regata in corso, le sieste un po’ prolungate del personale di capitaneria in porto, un fare molto “sud americano” nell’aria, non ci hanno fatto pagare lo stazionamento in porto….e cosi’per festeggiare questo dono del cielo, dopo aver sperperato una fortuna per queste diavolo di marine, siamo andati a cena all’Aventure, ristorante che consigliamo vivamente sotto ogni aspetto, si mangia benissimo, il servizio e’ ottimo, il vino che porta il nome del locale e’ molto interessante ed il conto e’ decisamente onesto: à la santé !

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