Verso il Golfo di Saint Tropez....fermandoci ad Agay!
Verso Saint Tropez
Alle 10.30 lasciamo il
Porto di Cannes,
un saluto dal VHF su’
canale 12 alla Capitaneria piu’ gentile mai incontrata, manovra con la squadra
vincente: io al timone, Reda con mezzomarinaio alla mano e Stefano ad
orchestrare il tutto.
La giornata sembra
buona, anche le previsioni e questa volta sembrano averci azzeccato, perche’
parlano di mare calmo, vento da 1 a 3 in scala Beaufort, assenza di raffiche.
Dopo circa un ora e
mezza di navigazione il vento comincia a salire, il mare diventa un po’ agitato
e cominciamo a vedere delle simpatiche onde da 2 a 3 mt , l’andamento e’ di
bolina stretta , e’ velisticamente divertente, corriamo tra le onde che ogni
tanto frangono contro il nostro Spry Hood, regalandoci qualche piccola medusa a
bordo che mi lasciaranno delle belle macchie blu’ in coperta…devo ricordarmi
appena riusciro’ a collegarmi ad Internet di cercare il nome di questa
tipologia di Medusa, sembrano petali di Rosa blu, poi se si guardan mentre il
vento soffia, alzano una piccola vela gelatinosa e si fanno trasportare in
cresta alle onde, ce ne sono davvero tantissime, sembra un’invasione.
Decido di scendere in
cabina per aggiornare i miei racconti, dopo poco comincio a sentirmi male e ….
Inaugurazione dei mal di mare sull’Alexa, il primo premio spetta purtroppo a
me!
Sono stata meglio..... |
Eh gia’, perche’ il
mal di mare puo’ venire a chiunque, in qualsiasi momento, anche a chi come me
non ha mai sofferto….capita e basta, una serie di elementi sicuramente hanno
causato la mia: avevo appena mangiato un arancia difficilissima da digerire,
ero scesa in cabina e con l’andatura di bolina con un mare cosi’ non e’
propriamente indicato, mi ero sdraiata a pancia in sotto a leggere e
scrivere….sono certa che se fossi rimasta in pozzetto non sarebbe successo
nulla.
Cosi’ la spassosa
giornata ventosa da velisti per me si e’ trasformata in un incubo…e tutto ci’
che desideravo era SCENDERE!
Dicono che mangiare
salato aiuti a fare passare la nausea…il mio metodo personale e’ lo zenzero, in
questo caso ho mangiato entrambi!!!
Seguendo i consigli di
alcuni velisti ci siamo fermati alla Rada di Agay, un po’ per dimezzare le
miglia visto che il mare diventava poco piacevole, un po’ per alleviare il mio
fastidio e assecondare la mia necessita’ di scendere e camminare un po’.
Questa notte dormiremo
qui…..domani si prosegue per Saint Tropez.
Martedi’ 28 Maggio
Una pessima nottata,
la rada di Agay e’ davvero da evitare, non c’e’ nulla di interessante a terra,
e’ un paesino sperduto con una manciata di case, un piccolo alimentari, due
hotel e pochissimo altro davvero; a livello nautico poi, i gavitelli sono
carissimi, € 18 per un giorno in una rada dove l’onda e le correnti provocano
una fortissima risacca che mi ha tenuta sveglia tutta la notte, la barca
rollava e beccheggiava in continuazione e non avendo ancora lo stomaco
completamente a posto dormire non mi e’ stato facile.
Appena siamo riusciti
questa mattina ci siamo rimessi in viaggio, la giornata era uggiosissima e
fredda, e la completa mancanza di vento ci ha costretti ad utilizzare parecchio
il motore.
Dopo un inchino
deludente a Saint Raphael, che mi e’ sembrata davvero poco interessante, ci
dirigiamo con un lieve vento di poppa nel Golfo di Saint Tropez.
Sara’ il tempaccio,
sara’ che non sono in formissima ma oggi l’arrivo dal mare e’ un po’ deludente,
ringrazio i miei angeli lassu’ pero’ perche’ ci e’ mancato poco prendessimo una
secca da 1mt, anzi l’abbiamo presa, ma non so’ come non ci siamo incagliati.
Ancoraggio con doppia
ancora di fronte a Port Grimaud e stanotte si dorme qui…per ora sembra tutto
tranquillo, a parte questa pioggia incessante ma domani danno una perturbazione
abbastanza brutta gia’ a partire dalle prime ore del mattino… intanto io mi
sono messa in pari con il racconto e gia’ posso dormire serena per questo!
Che bello vivere questa esperienza attraverso il tuo racconto...
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